di Luigi De Maio, psichiatra
Ci sono atteggiamenti che ci fanno percepire distanti alcune persone Si tratta di coloro che antepongono sé stessi nelle più svariate condizioni, come quando irrompono nei discorsi per affermare il loro punto di vista e ignorare gli altri, o quando esprimono le proprie scelte con un eccessivo senso di superiorità. Quando tale atteggiamento è supportato dal bisogno patologico di riconoscimento da parte degli altri, allora possiamo considerare che si è in presenza di una condizione mentale definita in psicoanalisi “narcisismo”. Che cos’è? Apparentemente una eccessiva ammirazione di sé stessi, in realtà nasconde il costante bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione altrui, la necessità ossessiva di ottenere l’approvazione degli altri, ma ancor di più la negazione dei bisogni o dei desideri di chi gli è accanto pur di primeggiare. Ogni azione compiuta è agita solo per dimostrare di essere più bravo, più capace, più tutto. Questo atteggiamento determina una scarsa empatia verso il mondo relazionale circostante. Una freddezza o una diffidenza di cui non si è assolutamente consapevoli, tanto da meravigliarsi se qualcuno dovesse far notare la mancanza di calore umano. In fondo sono persone che amano solo nella sua loro mente, ma non nel cuore. Si potrebbe immaginare che il narcisista sia felice, purtroppo non è così. La spirale di dipendenza lo porta comunque a un profondo senso di frustrazione e di esaltazione. Tutt’altra cosa è l’edonismo che rappresenta una filosofia di vita che pone il piacere e la felicità come obiettivi principali spaziando in ogni ambito delle esperienze umane. Questo può includere il godimento di piaceri fisici come il cibo e il sesso, ma anche piaceri intellettuali e spirituali.In sintesi, mentre il narcisismo riguarda principalmente l’auto-ammirazione e il bisogno di approvazione, l’edonismo si concentra sulla ricerca del piacere e della felicità.