di M.F.
Il luogo dell’anima che può diventare aula di studio
In “La biblioteca scomparsa” (Sellerio, 1986), gustoso libro di Luciano Canfora (1942), recentemente ristampato, vengono tracciati brevemente gli albori della biblioteca come istituzione culturale
- Biblioteca è nome di origine greca, il termine deriva dal fatto che vi si conservano i libri. Infatti, si traduce in biblìon dei libri, théke, deposito.
- La biblioteca dell’Antico Testamento, dopo che i libri della Legge furono bruciati dai Caldei, la rifece lo scriba Esdra, ispirato dallo spirito santo; corresse tutti i volumi della Legge e dei Profeti, che erano stati adulterati dai gentili, e fissò l’intero Antico Testamento in ventidue libri, di modo che il numero dei libri corrispondesse a quello delle lettere.
- Presso i greci, invece, si pensa che Pisitrato, il tiranno di Atene, sia stato il primo a istituire una biblioteca: questa biblioteca, successivamente accresciuta dagli Ateniesi, Serse-incendiata Atene -la portò in Persia; molto tempo dopo Seleuco Nicanore la riportò in Grecia.
- Di qui nacque, in tutti i sovrani e in tutte le città, la smania di procurarsi i volumi dei vari popoli e, per mezzo di traduttori, di volgeteli in greco.
- Ecco perché Alessandro Magno o forse i suoi successori si misero d’impegno a costruire biblioteche comprendenti tutti i libri. E soprattutto Tolomeo, detto Filadelfo, espertissimo di letteratura, gareggiando con Pisistrato nella dedizione alle biblioteche, convocò nella sua biblioteca non soltanto opere dei gentili, ma anche le divine scritture. Infatti, nell’Alessandria di quel tempo si trovavano settantamila volumi”. (Cfr. pagg. 133 e 134).
Qualcuno ha scritto che “le biblioteche sono luoghi dell’anima”. Da un paio d’anni, nel cuore del paese, abbiamo una bella biblioteca che tutti non vedono l’ora entri a pieno regime. Nel frattempo, sarebbe utile – e perché no?! anche giusto – che si attrezzasse, nella parte non ancora arredata, una bella aula studio, – sul modello di quelle che si stanno allestendo nel circuito della Biblioteche di Roma -, capace di accogliere gli studenti delle medie, delle superiori e dell’università, ma anche professionisti che hanno bisogno un buon livello di concentrazione , fornendo loro un luogo confortevole, cablato, ben illuminato.