Scritto, diretto e interpretato da Federico Moschetti. È una produzione Teatro Origine. Lo spettacolo ha recentemente ricevuto la menzione speciale della giuria al festival “L’arena di Cyrano” – premio “Le mille e una piazza – in memoria di Eugenio Allegri”, organizzato da Atelier Teatro Milano
di Federico Moschetti
Il 23 aprile andrà in scena, presso il teatro Ilaria Alpi di Sacrofano, “Pulcinella nella Luna”, uno spettacolo ispirato alla tradizione della Commedia dell’Arte e del teatro popolare e di strada, pensato per un pubblico trasversale e di tutte le età. Come da tradizione, è uno spettacolo che pone al centro dell’attenzione il racconto fantastico come metafora di vita e chiave interpretativa di emozioni e riflessioni umane, con un linguaggio semplice e accessibile a tutti, stimolando il pensiero critico dello spettatore attraverso riflessioni che scaturiscono dalla comicità del personaggio (l’amato Pulcinella) e delle situazioni che lo vedono coinvolto. Questa chiave di lavoro è stata fortemente voluta, nella realizzazione dello spettacolo, per renderlo adatto soprattutto (ma non solo) a bambini e ragazzi, un pubblico di riferimento imprescindibile per il lavoro sul teatro sociale e civile, orientato in particolare alle scuole: in quanto nuclei fondanti della società di un territorio, infatti, gli istituti scolastici diventano destinatari preferenziali per questo tipo di operazioni teatrali, che portano con sé una valenza formativa importante nel coltivare il pubblico teatrale di domani e, di conseguenza, i cittadini consapevoli e critici che possono davvero fare la differenza in uno sviluppo sociale organico e civile. L’intreccio, per questo, è semplice ma al contempo ricco di riferimenti metafore sociali pregnanti: stanco di non trovare risposte in un mondo spesso più assurdo di lui, Pulcinella decide di cercarle sulla Luna. Lasciando indietro inquinamento, guerre, povertà e fame, cercherà di scoprire come si può vivere “a capa sotto”. Ma se il mondo lassù è la Luna del mondo quaggiù, siamo noi una Luna, per un altro mondo? Attraverso l’esplorazione dei “viaggi lunari immaginari”, che costellano la letteratura antica e moderna, ho immaginato un Pulcinella che esplora “quel mondo di cui questo mondo è Luna” e, attraverso il confronto con le differenze fra questi, scopre le verità del proprio mondo; una metafora in forma di favola, che con l’aiuto della classica maschera e del suo racconto fresco e a volte ingenuo, ci mostra il bisogno di ricercare un altro mondo possibile, una dimensione ideale di armonia con la natura e l’ambiente, per tutti; un mondo che, oggi, ci sembra lontano quanto la Luna, ma che, con l’impegno collettivo, può essere alla portata di tutti. Un esperimento a metà fra teatro di strada e storytelling, attraverso l’uso della maschera di Pulcinella, secondo i canoni della Commedia dell’Arte tradizionale rivisitata: la maschera e pochi oggetti popolano da soli la scena che, attraverso la suggestione del racconto teatrale e delle ispirazioni di grandi autori della letteratura, si trasforma in un universo intero davanti agli occhi degli spettatori.