Vuolsi così colà dove si puote, il conclave che sconvolgerà il Vaticano
di Riccardo Tavani
Conclave. Ipotetica, sorprendente ma convincente prossima elezione papale. Il thriller fanta-pontificio, da tempo ormai, si è guadagnato il pieno riconoscimento di genere cinematografico a sé. La cronaca quotidiana, d’altronde, ce ne propone quotidianamente retroscena, trame e misteri. Tipo quelle, addirittura d’ombreggiatura satanica, attorno all’attuale Papa, ora in carrozzella e con la dimissione già scritte e pronte a essere annunciate Urbi et Orbi. Come potrebbero allora la letteratura e il cinema sottrarsi alla tentazione di intessere le loro di trame e ricamare il loro arabescati chiaroscuri? Così, in una Roma del futuro prossimo venturo, con attentati terroristici fin dentro il Vaticano, si riuniscono i Cardinali per eleggere il nuovo Pontefice. L’organizzazione di tutti gli aspetti pratici, organizzativi, teologici procedurali viene affidata a una porpora di grande esperienza, sagacia e pazienza: il Cardinale Lawrence. Alle sue spalle, però, viene ordito di tutto, ai fini dei disegni di potere individuali e di parrocchie d’alta sfera. Ma ogni scena, ogni ulteriore giro di vite con realistici contenuti drammatici e crescente suspense, non sono che passaggi armonici e distonici insieme – preparatori dell’inaspettato, micidiale accordo di chiusura finale della grande sinfonia cielo- pedestre. Eppure, c’è poco da fare: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”.(Dante, Divina Commedia, Inferno, Canti III e V). Non resta che affacciarsi al mitico balcone e proclamare: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”. E che inedito genere di Papa! Superlativa prova attoriale di Ralph Fiennes nel ruolo del Cardinale Lawrence. Durata 120 minuti.