Le ragioni del forte rallentamento del mercato immobiliare a Sacrofano e il problema delle classi energetiche.
di Cristina Cotarta
Dopo i numeri record raggiunti nel biennio post-pandemia, il mercato immobiliare anche a Sacrofano sta vivendo un forte rallentamento. L’instabilità socioeconomica internazionale e la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie hanno infatti contribuito alla contrazione delle compravendite, mentre si mantiene stabile la crescita dei prezzi delle case. Il 2021 e 2022 sono stati anni eccezionali per il mercato immobiliare, in cui si è assistito a un vero e proprio boom delle transazioni. Un entusiasmo che è andato pian piano affievolendosi, proseguendo in un calo continuo fino a raggiungere livelli di sofferenza nel 2023. La contrazione delle compravendite immobiliari dipende da diversi fattori: tassi di interesse elevati, maggiore difficoltà di accesso al credito, conflitto Russia-Ucraina, nuove esigenze abitative post-pandemia, maggiore attenzione alla classe energetica. Gli italiani sono sempre più attenti alla classe energetica della casa e cercano immobili con bassi consumi per accedere a un mutuo che agevola l’acquisto. Anche a Sacrofano l’offerta di abitazioni con alte classi energetiche è ancora troppo scarsa per coprire la domanda e questo causa un calo delle compravendite. Per inquadrare meglio l’andamento del mercato immobiliare italiano 2023, il caro mutui merita un breve approfondimento. La maggior parte delle famiglie intenzionate all’acquisto di una casa deve ricorrere a un mutuo. Da un lato, infatti, le banche richiedono un reddito minimo più elevato, dall’altro erogano mutui con molta più cautela, in seguito all’incremento delle insolvenze dovute al forte aumento dei tassi di interesse. I mutui alle stelle, uniti alla perdita di potere di acquisto delle famiglie, sono quindi i fattori che più hanno inciso sul progressivo calo delle compravendite dell’anno in scorso. Il mercato del credito e l’accessibilità dei mutui hanno certamente scoraggiato anche potenziali venditori che intendevano cambiare casa. Nonostante la contrazione delle transazioni immobiliari, non si può parlare di vera e propria crisi del mercato immobiliare: la domanda rimane comunque stabile e molto dipenderà da come il settore saprà adeguarsi alle nuove opportunità. Gli effetti degli ultimi mesi della riduzione dei tassi di interesse stanno iniziando a riattivare il mercato sbloccando l’atteggiamento cautelativo adottato finora. Il tasso fisso si conferma la soluzione preferita seguito dal tasso variabile. Aumenta la percentuale di richiedenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per le fasce di età, quella compresa tra i 35-44 anni è la più attiva. A fronte della riduzione degli investimenti registrata nel 2023, i primi andamenti visibili nel 2024 sono in ripresa, sostenuti dal profondo processo di trasformazione già in atto dove cresce la domanda di immobili di alta qualità. Un altro fattore da tenere in considerazione è l’impatto sul mercato immobiliare italiano della cosiddetta direttiva “Case Green” o Direttiva EPBD, che ha l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni nocive entro il 2030. In base al provvedimento del Parlamento dell’Unione Europea tutte le abitazioni, escluse quelle di valore storico, devono raggiungere la classe E entro il 2030 e la classe D entro il 2033, fino a conseguire un impatto ambientale zero entro il 2050. Il problema è che la maggior parte degli edifici residenziali presenti a Sacrofano appartengono alle categorie energetiche E, F e G.