di Paola Catta
Pensare ai nostri bambini. Stare insieme come una volta senza elettronica ma all’aperto per i vicoli del borgo vecchio. Le varie iniziative dell’associazione culturale “Gli amici di Sacrofano”
Il mio interesse per il gioco comincia prestissimo anche per lavoro, nei quartieri periferici di Torino, e prosegue come insegnante di scuola primaria ludotecaria nelle periferie di Roma. Giochi nei prati e giocattoli costruiti con i bambini che avevano ben poco ma non mancavano certo di fantasia e di una buona manualità. Nel 2004 arrivo casualmente a Sacrofano. Amore a prima vista tanto che decido di viverci. Un gruppo di amici fondò l’Associazione culturale “Amici di Sacrofano” e iniziai a collaborare con loro. La sede, un antico frantoio. Proposi laboratori di decorazioni delle feste (ghirlande con materiali naturali) e costruzione di giocattoli della memoria (tris, alberi di carta, burattini e non solo). Mi guardai intorno e realizzai di avere quasi tutto per poter costruire e reinventare balocchi e originali decorazioni utilizzando canne, arbusti, cortecce, pigne, imballi di cartone. I laboratori funzionavano, i ragazzi e gli adulti interessati (insegnanti, nonni, genitori) progettavano e costruivano giocattoli tradizionali e soprattutto ci giocavano in casa e nelle piazze del paese. Si giocava con giochi di strada, di cortile. Disegnai, con gessetti, con bambini e adulti, semplici tracciati chiamati settimana, campana, mondo. Aveva ragione Walter Ferrarotti, il mio insegnante di pedagogia: “Il gioco è sempre stato la passione dei bambini e degli adulti”. Fatto curioso e affascinante è che molti giochi che ancora divertono i bambini di tutto il mondo, sono stati inventati migliaia di anni fa. Anni di ricerche hanno permesso di reperire testimonianze archeologiche, artistiche, letterarie degli antichi giochi all’aria aperta, di emulazione, di squadra, di attenzione e molti altri ancora. I bambini giocano con tutto, sono fiduciosi e nel gioco ripropongono il mondo degli adulti. L’ultimo lavoro, in collaborazione con la biblioteca comunale, l’Associazione “Amici di Sacrofano” e due classi del terzo anno dell’Istituto Comprensivo di Sacrofano, nella prima fase, ha interessato i nonni degli alunni che hanno raccontato alle insegnanti e ai bambini storie di vita passata con attenzione ai giochi della loro infanzia e di quella dei genitori dei bambini. E’ stato anche proiettato un video “Un mondo per giocare” ideato e realizzato da un gruppo di ludotecari torinesi di cui facevo parte. Nella mattinata, inoltre, i bambini hanno giocato nella piazza davanti alla biblioteca, con attrezzi presportivi (nizza, palla), piccoli automi senza pile, giochi da tavolo (tris, giocattoli etnici…) e saltellato sulle campane. Su un lungo foglio di carta, collocato in terra, hanno disegnato liberamente. Ora è in cantiere una mostra che ho ideato intitolata “I percorsi della memoria”. Il mio impegno ludico continua e organizzeremo altre giornate in allegria. Siete tutti invitati