Il Nibbio

27/04/2025 | La recensione

di Riccardo Tavani

In attesa che si attivi una sala cinematografica presso il Teatro Ilaria Alpi, ecco la recensione di un film che ci sarebbe piaciuto vedere a Sacrofano. Sorprendente anche per chi a suo tempo ha seguito la vicenda, figuriamoci per chi ne sa poco o niente. Febbraio 2005. L’Iraq è al secondo anno della guerra voluta dagli Usa e dalla coalizione multinazionale contro Saddam Hussein. In Italia c’è il governo Berlusconi III. La giornalista del Manifesto, Giuliana Sgrena, viene rapita a Baghdad. L’alto dirigente del Sismi, Nicola Calipari, è incaricato di risolvere l’affaire. ‘Nibbio’ è il suo nome di copertura. La ricostruzione dei dettagli, dei personaggi, infimi o elevati che siano, degli ambienti, dei set della security internazionale, è anche uno svelamento della personalità nitida, della rigorosa professionalità e capacità di comando operativo di Calipari sul totale campo minato di Baghdad. Soprattutto del suo metodo, consistente nello scoprire tracce, piste, legami e nel condurre poi con sicurezza trattative complicate e rischiose. Nelle quali si espone e si mette sempre altamente in gioco in prima persona. Pure il lato geopolitico della vicenda è incontrovertibilmente e senza equivoci delineato. Una tragedia causata più che da fuoco, da agguato amico, Una delle migliori interpretazioni, o forse proprio la migliore di Claudio Santamaria. S’intuisce il suo essere in ogni istante nei pori della pelle di Nibbio. Tra l’altro l’attore dimostra anche di parlare un ottimo e fluente inglese.  I suoi dialoghi, infatti, sono sì sottotitolati, ma non doppiati. Molto brava anche Sonia Bergamasco, nel ruolo di Giuliana Sgrena, seppure appaia meno in scena e, perlopiù, quasi sempre nella stanza della prigionia. Non da meno Anna Ferzetti come Rosa Calipari, la moglie di Nicola. La sceneggiatura è firmata da Sandro Petraglia, Lorenzo Bagnatore, Davide Cosco. La regia è di Alessandro Tonda. Durata 109 minuti.

Ultimi articoli

I primi tre anni della biblioteca comunale di Sacrofano

di Susanna Gulinucci (*) Al Tempo Ritrovato, la bellissima Biblioteca Comunale di Sacrofano si affaccia con ampie vetrate sulla piazza principale del paese. È uno luogo in cui si può vivere piacevolmente insieme come comunità, un cantiere culturale dove si impara, ci...

La specialista della frutta e delle verdure

Antonella Grosso, nata a Sacrofano, ogni giorno riempie la borsa della spesa dei suoi clienti di verdure fresche e frutta di fresca, nel punto vendita di Olivia Staffoli, in via dello Stadio. Antonella è solare come il calore naturale che fa maturare i frutti della...

Il patron di O’Clock

Eugenio Casella, nato a Sacrofano, gestisce in via dello Stadio il bar O’Clock, che dalla mattina alla sera, a tutte le ore, come dice il nome, serve caffè e ammazzacaffè, sigarette, tavola calda e pasticceria. Qui si viaggia a 3 chilogrammi di caffè al giorno, pari a...

Ottanta anni fa, quando nacquero democrazia e libertà

25 Aprile 1945-25 Aprile 2025: forse una riflessione è meglio di una celebrazione Le celebrazioni ufficiali spettano alle istituzioni, a noi corre l’obbligo di proporre qualche elemento che contribuisca a riflettere, più che a ricordare. Il fatto è che il percorso...