Paese che vai, marciapiedi che (non) trovi

26/03/2025 | Il dibattito

Il dibattito sulla carenza di marciapiedi a Sacrofano, problema sollevato da Lorenzo Bandinelli nel numero scorso: pubblichiamo due interventi. ‘L’assenza di marciapiedi a Sacrofano ostacola la coesione sociale’ questo articolo ha centrato il mio  interesse.  Vieppiù che progredisce questo nostro territorio mi fa meraviglia la indifferenza delle Amministrazioni Comunali e  degli  abitanti  per l’assenza di marciapiedi lungo queste nostre strade del tutto assenti anche nelle zone della nuova espansione edilizia. Se non capissimo di cosa si tratta, proviamo con un esempio pratico, la via di Santa Maria: «Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente». Seppure, chi ci abita, si sarà adattato alla condizione da suburra di questo recente pezzo di città: fateci camminare una mamma col passeggino a portare il figlio all’asilo, o fate uscire dal cancello un bambino per andare a giocare col compagno, o passeggiare stretti due fidanzatini: tra le macchine che salgono e scendono nei due versi di marcia a slalom tra quelle parcheggiate e tra i potenti muraglioni a presidio dei confini debordanti di frasche, beh! solo santa Pupa li potrà preservare da ogni male. Quante strade trovate in condizioni più civili a Sacrofano? Forse sarà meglio a zona Marini o forse a via Canneto, etc. etc.? Che ci possiamo fare, se le cose sono sempre state fatte male, nonostante le Regole? Ovvio che noi cittadini assumiamo comportamenti di autodifesa: si esce solo in macchina, guai andare a piedi, attenti! Intanto bisogna superare le consuete obbiezioni: ognuno vuole il suo passo carrabile, ma sapete che il Comune di Sacrofano non s’è mai premurato di autorizzarne alcuno? Poi, bella pretesa quella di occupazione abusiva del suolo pubblico da parte dei negozianti. Infine, sfatiamo la favola che lungo le Provinciali non abbiamo competenza: perché saranno abusivi tutti quei chilometri di marciapiedi, che vediamo costruire in ognuno dei paesi qui intorno; ci svergognano. Non funziona la condanna dei tempi moderni contro il bel tempo antico. Invece ci possiamo permettere almeno di pensare positivo, desiderare, immaginare. Da dove cominciamo? Qual è il tratto di marciapiede più urgente per la gente di Sacrofano? Dai parliamone! Comincio io: un marciapiede dal fondo di via dello Stadio fino al bivio di Santa Maria, un altro nel tratto in fondo di Monte Caminetto fino al ponticello. Dai, tocca a voi. Ma l’avete vista quell’amazzone che è venuta da Marte a marciare sui cigli della provinciale da Monte Caminetto al paese, sfidando camion e pullman? Non sarà mica peccato immaginare un bel viale alberato lungo il rettilineo della Strada Romana Dritta! Guardate che lì non sarebbe così diffcile, perché è ancora preservato il distacco regolamentare dei tre metri tra la strada e le recinzioni originarie previste della riforma agraria dell’Ente Maremma. Ma ve lo potete immaginare il facile prolungamento di questo nuovo viale alberato pedonale passante per il bivio di Borgo Pineto fino a congiungersi con il rettilineo di Monte Caminetto? Chi obiettasse, sappia che quel tracciato è già disposto da 45 anni dal Piano Regolatore Comunale, alla faccia di tutti i Sindaci succedutisi. Osiamo: un moderno vialone pedonale e alberato da Monte Caminetto o a Piane Pozza sarebbe un trofeo per “La Nuova Sacrofano” e per Sacrofano un’eccellenza metropolitana, ci verrebbero da tutta Roma. (Antonio Marini).

Mi riallaccio all’articolo sui marciapiedi del precedente numero, a firma L.B. I marciapiedi sono una risorsa perché favoriscono chi vuole andare a piedi e lasciare la macchina, procurando molto più rispetto per l’ambiente e ben-essere per sé stessi. C’è inoltre una sicurezza maggiore per i pedoni avendo  a disposizione uno spazio riservato, considerando che ci sono diverse persone che camminano o corrono lungo la provinciale. Poi siamo in campagna, riattiviamo le buone abitudini di una volta, ripristiniamo passaggi e sentieri. Personalmente ho fatto delle passeggiate partendo da Sacrofano Centro storico e attraverso un sentiero dell’Ente Parco che passa nei nostri boschi, sono scesa sulla via Formellese dove con un marciapiede comodo sono giunta al Centro storico di Formello. Era il percorso utilizzato tanti anni fa dagli abitanti che per spostarsi andavano a piedi. Di Borgo in Borgo. Sono disponibile a parlare di questo tema per trovare delle soluzioni. (Stefania Culla).


Foto di Elio Cipriano

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