Nativo di Sacrofano, dove ancora oggi vivono i parenti, Ugo Serata cadde a Cefalonia nell’eccidio della divisione Acqui
di Marco Ferri

Ugo Serata (1921-1943), per gentile concessione di Simonetta Santibelli, Nina Cirilli, Augusta Serata, Edoardo Serata
Carlo Azeglio Ciampi, che ha ricoperto la carica di presidente della Repubblica Italiana dal 1999 al 2006, ha avuto un ruolo importante nel promuovere la memoria storica di quegli eventi che portarono alla morte di uomini come Ugo Serata. Durante il suo mandato, Ciampi ha infatti sottolineato l’importanza di ricordare le sofferenze e i sacrifici dei soldati italiani a Cefalonia e in altre località, evidenziando il bisogno di preservare la memoria storica per le future generazioni. Ugo, nato a Sacrofano il 27 giugno del 1921, a soli 22 anni subì una tragica fine durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare durante gli eventi che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943 in Grecia, che l’esercito italiano aveva occupato insieme a quello tedesco e quello bulgaro. Serata era sottotenente del III Gruppo Artiglieria Contraerei della Divisione di stanza nell’isola di Cefalonia, dove avvenne uno dei più significativi episodi di resistenza dell’esercito italiano contro quello tedesco. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, le forze italiane a Cefalonia si trovarono in una situazione difficile, poiché i tedeschi, sia pure in inferiorità numerica (1800 contro 12000), intimarono la resa e la consegna delle armi. Il generale Gandin intavolò trattative per prendere tempo, che furono troncate il 15 settembre su ordine diretto di Hitler. Sull’isola la Germania riversò diversi battaglioni di rinforzo, mentre gli Stuka bombardavano indisturbati. Molti militari, tra cui Ugo Serata, si rifiutarono di arrendersi e combatterono per la loro dignità e per il ritiro delle forze italiane. Tuttavia, lo svantaggio della Acqui era incolmabile e il 22 Gandin annunciò la resa. Che non servì a nulla, perché Hitler aveva ordinato lo sterminio dei militari italiani: furono più di 5000 le esecuzioni sommarie, tra le quali quella di Ugo Serata, fucilato per non aver accettato di arrendersi. Chi riuscì a rompere l’accerchiamento si unì alla Resistenza greca, guadagnandosi ammirazione e rispetto. La morte di Serata è diventata simbolo della resistenza italiana e del sacrificio di coloro che si opposero al regime nazifascista. Persone come lui contribuirono a restituire dignità e credibilità al Paese. La sua storia è rappresentativa di molte esperienze dolorose e di coraggio vissute da soldati italiani durante la guerra. Il presidente Ciampi, un uomo che coltivava cultura e storia, ha sempre ritenuto fondamentale il riconoscimento delle vicende dolorose del nostro passato, in modo da non dimenticare e per costruire una società più consapevole. Le manifestazioni e le commemorazioni che si sono susseguite nel corso degli anni hanno contribuito a mantenere viva la memoria di ciò che accadde a Cefalonia e a riflettere sulle atrocità della guerra. Ecco perché Sacrofano ha una piazza intitolata a Ugo Serata.