Per il nostro amico qualsiasi cibo è il benvenuto purché glielo porga il suo padrone
di Alessandro Floris
Cominciamo dal definire cosa significa alimentazione: assunzione da parte di organismi viventi dei principi alimentari necessari per espletare le proprie attività vitali. La prima domanda che dovremmo porci e che in pochi ci poniamo è: vogliamo definire il cane? Canis lupus familiaris, ovvero mammifero un carnivoro ascritto al genere cani(famiglia dei canidi). Molti di noi pensano di interpretare le necessità alimentari del nostro cane equiparandolo a un essere onnivoro in quanto spesso lo alimentiamo con i nostri cibi, sottoponendolo a una dieta simile, oppure affine alla nostra. Immaginiamo spesso che i prodotti naturali possano sviluppare una migliore performance a livello metabolico. Negli ultimi anni grosse aziende alimentari hanno effettuato approfonditi studi sulla formulazione di diete adatte al nostro amico cane. In realtà le multinazionali hanno eseguito notevoli passi avanti sulla struttura e composizione mirano a convincerci nell’utilizzo di un prodotto piuttosto che di un altro, ma vanno differenziate le due grandi categorie: il cibo secco e quello umido. Il cibo secco, noto anche come “crocchetta per cani”, è strutturato con delle composizioni lavorate a freddo in condizioni tecnologicamente oramai avanzate ed è caratterizzato da forme più o meno sferiche di dimensioni differenti. Le crocchette devono adattarsi alle varie taglie dei cani, per cui sono molto variabili e si differenziano per dimensione, gusto e friabilità. La crocchetta per cani necessita di un’accurata masticazione in quanto la sua consistenza in assenza di acqua potrebbe risultare difficile. I vantaggi del cibo secco sono molteplici: è adatto a una migliore conservazione, a praticità nella somministrazione e alla completezza di dosaggio. Non dimentichiamo che questi cibi contengono tutte le componenti nutrizionali necessarie per un’ottima alimentazione per il nostro amico cane. Inoltre, il processo di deperimento di detto alimento è molto lento, per cui facilita l’accumulo di scorte per chi possiede più animali o addirittura allevamenti. Tuttavia, il cibo secco presenta anche svantaggi, tra i quali una scarsa appetibilità, una difficoltà di masticazione per soggetti anziani e per cani con problemi di tavola dentaria. Infine, non avendo un odore accattivante le crocchette scoraggiano animali con olfatto particolarmente sensibile. L’altra categoria da menzionare è quella del cibo umido. Voglio essere molto esplicito: qualsiasi marca di cibo secco possiede una linea di cibo umido. La definizione stessa caratterizza questo alimento per la presenza di acqua all’ interno del composto. Il fattore comporta due elementi di grande importanza: il primo è rappresentato dalla elevata appetibilità del prodotto per odore e sapore; il secondo è rappresentato dalla scarsa ricerca di acqua nella fase postprandiale che riduce drasticamente il rischio della famigerata “dilatazione / torsione dello stomaco” da tutti noi tanto temuta. In ultima analisi citiamo un aspetto economico non di scarsa importanza. Il cibo umido è molto più oneroso del cibo in crocchette, per cui la taglia del cane spesso decide per noi, non dimenticando che secco e umido possono essere miscelati. Un consiglio sempre valido è di non passare mai dall’ umido al secco o viceversa in maniera repentina. Possiamo concludere che cibo secco o umido hanno uguale valenza nutritiva a seconda dei casi e delle differenti situazioni distribuite con saggezza.