È forte il bisogno di punti di aggregazione sociali, sportivi, ricreativi
dal nostro corrispondente Sergio Messina
Monte Caminetto, ancora lui, isola felice, luogo ameno abitato da animi in contrasto, chi cerca silenzio, tranquillità e solitudine, chi invece vorrebbe una maggiore integrazione e scambio sociale. Nuovi abitanti restii al contatto, la cui diffidenza è dovuta al modo di vivere cittadino dal quale si proviene, il caos romano che li ha segnati al punto tale da farli scappare altrove, la benedetta o maledetta, a seconda dei punti di vista, mancanza di contatto esterno dovuta dalla chiusura delle ville, l’età media dei residenti molto alta, il non aver ancora avuto un ricambio generazionale stabile, i giovani che preferiscono la città, la difficile logistica, i licei e l’università a Roma, idem il lavoro, tutto questo li porta a distaccarsi. Inoltre, le generazioni attuali, sono più chiuse rispetto al passato, non esiste più la comitiva del muretto, oggi le comunicazioni sono in gran parte virtuali, i continui impegni e la possibilità di avere comunque contatti costanti durante l’arco della giornata annulla di fatto l’esigenza del contatto fisico reale. Questi sono i fattori che il Comitato di Quartiere si è trovato ad affrontare, l’obiettivo di mettere in contatto i residenti non è mai stato facile. Torniamo quindi a parlare, di quanto il Comitato di Quartiere si sia speso e si spenda tutt’oggi, (vedi articolo sullo scorso numero) delle sue conquiste e del lavoro di contatto svolto con le istituzioni, che ha portato negli ultimi anni e tutt’ora anche a buoni successi. Nei pochi anni precedenti a oggi, le famiglie iscritte al Comitato e partecipi alle attività proposte erano circa 150, insieme hanno lavorato per creare una comunità unita, aiutandosi anche con l’organizzazione di eventi vari, ricordiamo ad esempio: La festa dell’olio, il Cineforum, il Natale con il Presepe nel Borgo, tutti eventi nati in compartecipazione con il Comitato. Anche l’attenzione alle infrastrutture non è stata da meno e ha portato diverse migliorie: la rotonda attrezzata, fortemente voluta, diventata poi punto di aggregazione e di incontro, anche se oggi un po’ abbandonata a se stessa ma di questo parleremo più avanti nelle note dolenti, Via delle Ginestre senso unico è un’altra delle tante conquiste del Comitato, il rifacimento dell’impianto Acea attuale, Via Tornese riasfaltata, la sistemazione del piccolo parco giochi accanto alla chiesa e la proposta di progetto per trasformare un terreno comunale situato sotto il centro residenziale “Le Viste”, con intenzione di farlo diventare un centro sportivo, in parte pubblico e in parte gestito. Un progetto al momento purtroppo ancora solo una idea in fase di stallo. Ecco perché la creazione di spazi comuni è la vera esigenza di Monte Caminetto, la nascita di punti di aggregazione è necessaria, un campo di calcio, di basket, una piscina, una area cani attrezzata, strutture che permettano incontro non solo tra i ragazzi, ma anche per i genitori che li accompagnano e che allo stesso tempo lo colleghino al paese, in modo che il paese venga a Monte Caminetto, attratto dalle strutture di cui sopra e viceversa, il tutto chiaramente senza stravolgere l’integrità e la naturalità del territorio che sono le sue caratteristiche principali e che vanno assolutamente conservate. Non si chiedono infatti infrastrutture commerciali, anzi, “vade retro!”. Ci fermiamo qui per ora, affronteremo altre questioni tra le quali la parte politica, negli articoli a seguire.