Una buona notizia per la comunità cinese che vive a Sacrofano.
di Giovanni Panzeri
In epoca di grandi e spesso pericolose tensioni geopolitiche, si rischia di dimenticare che, in realtà, ovunque nel mondo abbiamo gli stessi problemi. Che poi principalmente sono due: il costo del denaro, cioè i mutui concessi dalle banche e la crisi del settore immobiliare, che mette in difficoltà il risparmio delle famiglie. Spesso sono proprio le stesse difficoltà che possono metterci sullo stesso piano. In definitiva, i sacrofanesi e i cittadini di origine cinese che vivono e operano sul territorio potrebbero avere gli stessi problemi, e magari pensare alle stesse soluzioni. È una buona notizia, per esempio, che il governatore della banca centrale cinese, Pan Gongsheng, abbia annunciato lo scorso martedì 25 settembre l’implementazione di una serie di misure di stimolo per rilanciare la crescita dell’economia, che è andata incontro a un serio rallentamento negli ultimi mesi, e sostenere il mercato immobiliare.
Per raggiungere l’obiettivo prefissato del 5 % di crescita, la Banca Centrale Cinese taglierà di oltre 50 punti la quantità di denaro che le banche devono mantenere di riserva (il cosiddetto coefficiente di riserva obbligatoria, o RRR). Secondo Pan Gonsheng questa misura immetterebbe nel mercato, a lungo termine, circa 1 trillione di yuan (almeno 141,7 miliardi di dollari). Per quanto riguarda i provvedimenti presi sul mercato immobiliare è stato annunciato, tra le altre cose, un taglio netto di oltre 50 punti base sui tassi d’interesse medi per i mutui. Questa misura è stata resa necessaria dal fatto che, in seguito al picco del 2021, il mercato immobiliare cinese è andato incontro a una forte crisi, che ha fatto crollare i prezzi delle case. Superare la crisi immobiliare è una priorità per Pechino, visto che il 70% dei risparmi delle famiglie cinesi è investito nel settore immobiliare. Anche delle famiglie che vivono all’estero, per esempio da noi, a Sacrofano. L’annuncio delle misure ha avuto un immediato effetto positivo sulle azioni cinesi, che hanno avuto la loro performance più forte dal febbraio 2022, e lo yuan ha raggiunto il valore più alto da Maggio 2023. Tuttavia, diversi economisti pensano che le misure prese, per quanto ampie, potrebbero non essere sufficienti a raggiungere l’obiettivo del 5% di crescita stabilito dal governo Cinese. “Questo è un passo nella giusta direzione” ha dichiarato Julians Evan Pritchard, dell’Istituto di ricerca Capital Economics, “ma probabilmente non basterà a rilanciare la crescita se non sarà accompagnato da un maggiore supporto fiscale.” Tutto sommato, è quello che stanno cercando di fare anche le istituzioni europee. Tornando a Sacrofano, se è vero che abbiamo i loro stessi problemi, forse dovremmo parlare di più. Non basta chiedere, “quando costa” e farsi dire il prezzo di uno dei mille prodotti che spesso andiamo cercando da loro, solo per risparmiare un po’.
Valdis Dombrovskis, attualmente commissario all’Economia della Commissione Europea con (a sinistra) Pan Guosheng, governatore della Banca centrale cinese.